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Serie B 2018/19: dal calendario all’analisi delle neopromosse, tutti i consigli per le scommesse da piazzare nella prossima stagione

Settembre è ancora lontano ma è già tempo di pronostici per la nuova stagione in questa soporifera estate italiana orfana dei mondiali. Andiamo a parlare di uno dei campionati che più fa penare gli scommettitori nostrani e di tutto il mondo, dal calendario sfiancante e il pronostico ineffabile: la serie B.

Questa stagione 2017/18 si è conclusa dopo una stremante sessione di play-off e play-out che ci hanno restituito gli ultimi verdetti di una stagione davvero appassionante. Cominciamo col dire che non ci sono state particolari sorprese, sia guardando alla testa che alla coda della classifica: a stravincere il campionato è stato l’Empoli grazie al miglior gioco espresso in tutta la categoria e a dispetto di una rosa che poteva essere (sulla carta) inferiore ad altre, come quella del Parma secondo classificato.

Per gli emiliani è stato un anno fantastico che ha coronato una risalita senza stop dalla D alla A compiuta in 3 anni, dopo essere finita nella periferia del calcio italiano a causa del fallimento della società. Un piccolo appunto merita Alessandro Lucarelli, difensore e capitano che poteva scegliere, all’epoca del fallimento, di trascorrere tra A e B gli ultimi anni della sua carriera e, invece, è sceso negli inferi insieme alla sua squadra e la prossima stagione tornerà a giocare in seria A all’età di 41 anni.

Anche i play-off hanno rispettato le posizioni del campionato regolare, con il Frosinone che torna nella massima serie a spese del Palermo, di sicuro la società più delusa dall’esito di questa stagione. Nelle zone basse della classifica troviamo invece le retrocesse Ternana, Pro Vercelli e Novara in compagnia della sconfitta ai play-out Virtus Entella. Archiviata questa stagione è tempo di pensare già a quella futura e alle quote del nuovo anno, come sempre altissime e impossibili da azzeccare in pieno stile serie B. Di seguito proveremo a dare qualche consiglio utile per il campionato venturo, dritte afferenti ai sistemi di gioco piuttosto che alle prime quote antepost per i quali i tempi sono ancora prematuri.

Calendario, attitudine da maratoneti

La serie B è anche il campionato del sabato che anticipa con i suoi match i posticipi della serie A, ma non è sempre stato così: tra gli anni ’90 e gli inizi del 2000 anch’esso andava a comporre il folto palinsesto che tutte le domeniche intratteneva scommettitori, tifosi o semplici amanti del pallone alle ore 15, un orario che oggi si ricorda con fare nostalgico al cospetto dello “spezzatino” di partite del weekend cui ha lasciato il posto. Purtroppo date e orari, come quelli di tutte le leghe, si sono dovuti adeguare alle moderne esigenze televisive relative alla trasmissione dei match non solo in Italia ma in tutto il mondo.

Le squadre che partecipano al campionato sono 22 e si danno battaglia per 21 partite di andata e altrettante di ritorno, 42 in totale. A prima occhiata il calendario di B ricorda quello di una corsa a tappe piuttosto che uno calcistico. A queste partite vanno aggiunti i match di play-off e play-out, il risultato è che la serie cadetta comincia una o due settimane prima della serie A e termina circa due settimane dopo, anche se non per tutte le squadre.

È giusto quindi verificare quali squadre hanno rose più ampie, non solo per numero di giocatori ma piuttosto per numero di possibili titolari. Andiamo anche a vedere quali rose hanno il maggior numero di giocatori impegnati in nazionali senior e giovanili, segno di buon tasso tecnico ma anche forte dispendio di energie durante la stagione.

Considerando l’appena concluso campionato 17/18 qualche indizio a riguardo era già nelle premesse: già a settembre i primi impegni delle nazionali avevano tolto ben 9 giocatori al Palermo che alla lunga ha pagato questo doppio impegno di alcuni dei suoi tesserati, cosa non successa all’Empoli che pure ha visto regolarmente tra i 6 e gli 8 giocatori andare in giro per il mondo durante le pause per le nazionali.

La neopromossa Foggia ha sempre avuto a disposizione tutti i suoi effettivi e ha concluso giusto a ridosso della zona play-off con un ottimo nono posto dimostrando che questo è un fattore da tenere ben in considerazione anche per il prossimo anno.

Rendimento casalingo

Il segno 2 nelle schedine sulla serie B è solo per gli audaci, noi preferiamo le tranquille vittorie casalinghe e ben pagate, la cadetteria ha quote molto maggiorate rispetto a quelle della serie A oltre che una differenza tra la forze delle squadre molto più livellata. Il risultato è che molte vittorie casalinghe vengono comunque quotate tra 1,60 e 1,90, quasi il raddoppio della posta.

Ovviamente tutti sappiamo che non si tratta di una svista reiterata dei bookmaker ma dell’effettiva difficoltà insita in ogni partita di B, dove il risultato non è mai scontato. Riguardando i numeri della stagione appena trascorsa la vincitrice Empoli ha costruito il suo successo tra le mura amiche con 48 punti, 11 in più di quelli fuori casa. La seconda in questa speciale classifica dei feudi casalinghi e il Bari che nel suo immenso San Nicola ha strappato ben 44 punti alle avversarie.

Grandi stadi e grandi tifoserie offrono una spinta in più che può alimentare grandi speranze. In questo senso partono favorite per il prossimo anno Palermo e Bari per stadi e tifoserie che meritano (e bramano) la massima serie. Non hanno niente da invidiare a queste Cesena e Foggia, guardando le statistiche dei presenti nella passata stagione queste due sono tra le formazioni con maggior numero di, per dirla alla latina, “aficionados”. Occhio invece alla Salernitana che non fa sconti nel suo Arechi con una tifoseria agguerritissima, con qualche acquisto giusto l’arrembaggio ai play-off è ampiamente alla portata.

Non dimentichiamo però la regina delle partite esterne: il Cittadella. I veneti hanno totalizzato lontano dalle mura amiche 38 punti, 10 in più di quelli fatti in casa. Siamo certi che la squadra manterrà quest’attitudine anche nel prossimo anno e se dovesse migliorare lo score in casa chissà dove può arrivare.

Occhio alle neopromosse

Dalla porta di uscita escono promosse e retrocesse, prendono il loro posso le cadute dalla serie A (Benevento, Verona e Crotone) e le migliori dei tre gironi di C (Livorno, Padova, Lecce e Cosenza). Anche questo rende la serie B un campionato di difficile definizione: 7 squadre che cambiano di stagione in stagione.

Riguardo alle retrocesse, è abbastanza prematuro fare discorsi su esse prima di vedere come sarà il loro mercato estivo soprattutto dal punto di vista delle cessioni. Mantenendo l’assetto attuale potrebbero ritentare subito l’assalto alla A, ma spesso la prospettiva di restare già in massima serie è sufficiente a decretare l’addio di alcuni tesserati. Succederà a molti giovani del Benevento, che tra le tre sembra la meno indicata a ritentare la scalata. Discorso opposto invece per il Verona che ha finanze più solide e saprà reinvestire il fondo “paracadute” destinato alle retrocesse. Gli scaligeri potrebbero costruire il loro campionato cominciando proprio dal dominio regionale visto che il prossimo anno incontreranno Venezia, Padova e Cittadella, una serie di derby che sembrano ampiamente alla portata dei giallo blu.

Le neopromosse portano la gioia di aver ritrovato un palcoscenico più consono alla loro caratura, è di sicuro il caso di Livorno e Lecce che potrebbero, con una campagna acquisti cui fare attenzione, insediare i play-off e sognare in grande. Ai nastri di partenza sembra più indietro il Padova seguito dal Cosenza che farà bene a organizzarsi in fretta: i calabri sono arrivati solo quinti nel loro girone ma hanno compiuto una specie di miracolo nei play-off battendo squadre molto più blasonate e quotate. Al momento sono i principali sospettati per un campionato votato alla sofferenza, ma di certo la passata stagione è stata palestra di resistenza e coraggio.

Gol/No Gol, Under/Over

Considerando l’andamento altalenante della maggior parte delle squadre partecipanti al campionato, spesso un ottimo rifugio dalla classica scommessa 1X2 è la puntata sui gol, realizzati o incassati. Anche in questo caso le statistiche possono dirci molto, soprattutto se il nostro bookmaker di riferimento ci offre una panoramica completa e dalla presentazione grafica esaustiva. Su questo hanno lavorato molto anche le aziende italiane: riportiamo l’esempio dell’italiana Snai che in virtù di una presenza ultra ventennale sul mercato è garanzia di fiducia. Le statistiche riportate sul loro sito aiutano molto nella formulazione dei pronostici sulla serie B, soprattutto se in riferimento a gol, stati di forma e comparazioni tra due squadre sulle quali vogliamo puntare per un match di campionato.

Grazie a queste statistiche possiamo vedere che nell’ultima stagione il Foggia è stata l’unica squadra a superare i 30 over 2,5 nell’arco dell’intero campionato (senza disputare i play-off). Dall’altra parte della classifica troviamo invece Spezia, Carpi e Cremonese con solo 13 over a testa, un trend che potrebbe verificarsi anche nella stagione ventura. Un ulteriore fattore, insieme a quelli già citati, di cui non potremo fare a meno per riuscire a decifrare quel rebus inestricabile che sarà, anche stavolta, la serie B 2018/19.

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