La Corte di Giustizia Europea e la Corte di Cassazione Italiana hanno accertato la contrarietà dell’ attuale sistema concessorio italiano in materia di giochi e scommesse
E’ un caso che farà discutere. Possono gli operatori di scommesse con licenza europea operare anche in Italia?
Da anni se ne parla ma per la prima volta c’è stata una pronuncia “ufficiale” della Corte di Giustizia Europea e della Corte di Cassazione.
A renderlo noto, l’ Avv. Michele Savarese del foro di Ragusa, penalista specializzato nel settore dei giochi e delle scommesse che in allegato ci invia una recentissima ordinanza del Tribunale del Riesame di Catanzaro (udienza del 23.12.2014) dove ha difeso il titolare di un ced collegato al bookmaker maltese Alibaba Casino limited: “Nel caso di cui sopra, l’ operatore ha effettuato una raccolta di scommesse per conto di un bookmaker straniero (Alibaba Casino limited) che ha dimostrato di essere stato discriminato all’ ingresso nel mercato italiano dei giochi e delle scommesse. Infatti le numerose pronunce della Corte di Giustizia Europea e della nostra stessa Corte di Cassazione – ribadisce l’Avv. Michele Savarese – hanno di fatto accertato la contrarietà dell’ attuale sistema concessorio italiano in materia di giochi e scommesse, poichè lo stesso risulta essere in contrasto con gli art. 43 e 49 del trattato istitutivo dell’ Unione Europea. E’ pacifico infatti, almeno a mio avviso, che a tutt’ oggi il sistema concessorio in materia di giochi e scommesse continua ad avvantaggiare alcuni operatori consolidando posizioni di privilegio pre acquisite“.
“I fatti oggetto del predetto riesame, riguardano il sequestro preventivo di un centro scommesse con sede in Catanzaro Lido, Via F.lli Caracciolo n. 1, operato il 27.11.2014 dalla Guardia di Finanza di Catanzaro su segnalazione dell’ Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il sequestro era stato successivamente convalidato dal Giudice per le indagini preliminari. Secondo quanto sostenuto dagli inquirenti, il titolare del ced, da me assistito e difeso, non avrebbe potuto svolgere attività di raccolta ed accettazione di scommesse in quanto sprovvisto della concessione amministrativa e della licenza di cui all’ art. 88 t.u.l.p.s. E’ da premettere che il predetto centro scommesse opera per conto di ONEBET 360 marchio della società maltese Alibaba Casino ltd, regolarmente autorizzata all’ esercizio dell’ attività di bookmaker dall’ autorità governativa dell’ isola dei Cavalieri. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro accogliendo in pieno le mie tesi difensive che richiamano i principi sanciti dalla giurisprudenza comunitaria ed ormai anche dalla Corte di Cassazione, ha annullato l’ ordinanza del GIP consentendo al centro scommesse di poter continuare ad operare legittimamente. E’ stato infatti accertato che il bookmaker Alibaba Casino ltd, anche se nato nel 2013 e quindi dopo l’ ultimo bando, risulta ugualmente discriminato all’ ingresso nel mercato nazionale del settore dei giochi e delle scommesse poiché sia il bando Bersani del 2006 che il bando Monti del 2012, presentano delle tali irregolarità che di fatto determinano l’ incompatibilità dell’ attuale assetto concessorio con i principi comunitari, atteso che le concessioni tuttora vigenti hanno consolidato posizioni di privilegio”.
Mi ritengo particolarmente soddisfatto della pronuncia del collegio che di fatto consente, per la prima volta a nuovi bookmaker l’ ingresso nel mercato nazionale”.
Una notizia questa che potrebbe stravolgere tutto il mercato dei giochi online in Italia